Abbazia di Santa Maria Arabona - Manoppello (PE)

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Il complesso monastico fu fondato nel 1208 su un preesistente tempio dedicato alla dea Bona, dea della fertilità. Rappresenta un meraviglioso esempio di abbazia cistercense che richiama nello schema planimetrico le abbazie laziali di Casamari e Fossanova. All'interno, a pianta a croce latina, meritano particolare attenzione il cero pasquale e il prezioso tabernacolo, unico in Abruzzo, scolpiti con motivi simbolici di raffinata fattura.

Il coro è affiancato da due cappelle per lato, originariamente destinate alle mense private dei monaci.

L'antica "porta dei morti" oggi è utilizzata come ingresso principale. Nell'ala destra si apre la porta di comunicazione con l'antica sacrestia in cui è collocata la scala che giungeva al dormitorio dei monaci.

Sullo sfondo tre pregevoli dipinti di Antonio di Atri rappresentano la Santa Coronata, una Crocifissione e una Vergine in trono con Bambino.

Il portale che dava accesso alla chiesa è stato rimontato sulla nuova facciata mentre quello di comunicazione fra la chiesa e il chiostro oggi si apre verso l'incantevole giardino.

Nel 1798 i baroni Zambra di Chieti acquistarono l'intero edificio conventuale che fu trasformato in residenza gentilizia con l'aggiunta di porte e finestre in stile, giardino e peschiera. Tra gli ambienti originari spicca ben conservata la Sala capitolare, unico esempio presente nella regione.

 

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